Ventisedici
Ci risiamo. Era ieri che dicevamo è ferragosto, oggi è già finito il 2015. Come da tradizione il riassuntone di fine anno non poteva mancare! (Qui 2014, 2013,).Come già detto un paio di settimane fa non è stato un anno da fuochi d’artificio, ma come Pozzetto ne il ragazzo di campagna: Ho interessanti prospettive per il futuro!Torniamo ai post più importanti dell’anno:
- Ho iniziato l’anno finendo di vedere Breaking Bad, con un’intensa attività di binge watching di tutta la quinta stagione proprio durante le scorse ferie natalizie
- Subito dopo con Francesca abbiamo vivisezionato The Interview e Ant-Man
- E ancora Birdman e Whiplash senza dimenticare Ex-Machina
- Ristoranti: U Barba, Pizzeria La Taverna, l’Erba Brusca, Terrazza Triennale, Spontini al Duomo
- Perché arrivo presto in ufficio
- Un bellissimo e inaspettato viaggio a Miami
- Seguite le vostre passioni e non chi vi dice cosa fare
Immancabile la top 3 degli album dell’anno:Subito sotto non posso non menzionare un ennesimo debutto Mister Asylum degli Highly Suspect.Menzioni particolari per le categorie rapcore e hip-hop:
- Jedi Mind Tricks — The Thief and the Fallen
- Dr. Dre — Compton
- Kaos — Coup de grace
- Fratelli Quintale — Tra il bar e la favola
- Willie Peyote — Educazione Sabauda
Ad ogni modo è stato un’anno bello ricco in fatto di musica, impossibile da riassumere in poche righe. Last.fm continua a fare il suo dovere da 10 anni, quindi se volete spulciare la mia storia musicale di quest’anno ecco il link qui.Mi piace chiudere l’anno e muovere i primi passi verso il nuovo con questo paragrafo dal blog di Bob Lefsetz. The Lefsetz Letter è uno dei nuovi blog scoperti quest’anno, parla di musica, è molto attento ai nuovi trend soprattutto quello streaming che mi sta tanto a cuore. Questo sarebbe un post dedicato interamente agli artisti desiderosi di lasciare il segno, ma ne prendo comunque in prestito l’incipit e cerco di farlo mio:
Try to be great. In a world of overwhelming incompetence, where everybody’s vying for attention, we seek and glom on to great, and tell everybody we know about it. Unfortunately, because of the plethora of information great does not ascend to the top of the totem pole instantly anymore, but it’s the first step in the ladder to success. Forget the penumbra, the social media, the marketing, they’re subservient to the underlying product/endeavor. Everything great sells itself. Sure, ultimately a push helps. But it’s amazing how you can gain traction with great and great only. Great is hard to achieve. You know it when you get there. Your whole body tingles, you smile, you’re self-satisfied, you don’t even care if anybody else sees/hears what you’ve created, but you know when they do they’re going to have a reaction. Don’t play it safe, play for a reaction.
Siate grandi. Buon inizio!