Alterno momenti in cui avrei voglia di scrivere fiumi di parole, a voler tacere fintanto che questa strana emergenza abbia terminato di condizionarci la vita.Il Covid-19 è come essere durante i mondiali di calcio. Tutti virologi, tutti C.T., tutti sanno tutto di qualsiasi cosa e hanno a disposizione tanti piccoli megafoni a cui dar fiato.La situazione è difficile perché siamo di fronte a qualcosa di sconosciuto e che la sanità sa affrontare solo con piani di emergenza e senza una profilassi di cure precise. È una situazione complessa meritevole della massima attenzione e delicatezza, sotto ogni punto di vista.Io però ho poca pazienza e mi vedo costretto a fare un nuovo elenco, sta volta delle cose davvero insopportabili:

  • Ai tempi del Coronavirus. Titoli di giornale, post su social, messaggi whatsapp, meme. Tutti con questo diamine ai tempi del… Terrificante espressione
  • Le immagini delle metropolitane e treni vuoti hanno rotto i coglioni
  • Gli articoli e i commenti sui genitori che non sanno, non riescono, non possono gestire i figli costretti a casa dalla chiusura delle scuole hanno rotto i coglioni
  • La vera rivoluzione positiva in grado di cambiare Facebook sarebbe la possibilità di poter disattivare i commenti sotto ai post. Soprattutto in periodi come questo
  • Covid-19 è una password abbastanza strong? Chissà quanti la utilizzeranno
  • Gli errori di comunicazione. Anche se reputo non ci sia nulla di più complicato in un momento simile della gestione comunicativa, sia pubblica che privata
  • Ci sono, fortunatamente, punti di vista interessanti e condivisibili. Soprattutto non catastrofisti e nemmeno all’acqua di rose

Purtroppo il peggio delle persone tende ad emergere in situazioni di panico. Non ho studiato psicologia delle masse, ma immagino i comportamenti di queste settimane rientrano in parametri normali e già studiati nella storia di questa materia.E mi soffermo a chiedermi se sono comportamenti scaturiti dalla contingenza, oppure la gente è davvero così stupida sempre, solo non lo dà a vedere in situazioni normali.Teniamo duro, nella speranza che il buon senso e l’intelligenza prendano il sopravvento.