Il locale e il ciboIl locale ricorda le tipiche locande delle provincie lombarde. Arredamento di legno, tovaglie a scacchi e vecchie bottiglie di Champagne usate come porta candele per creare un’atmosfera più intima. Il colpo d’occhio non lo suggerisce, i tavoli sono infatti molto vicini tra loro. Tuttavia, si riesce a conversare tranquillamente senza subire il cicaleccio dei commensali adiacenti.Il menu non è molto ampio, ma ben fornito. Dai 6 agli 8 piatti per ogni entrata che spaziano tra alcune delle ricette più tipiche della Penisola. Scelta che condivido e personalmente preferisco.Il servizio è rapidissimo, non abbiamo atteso più di 10/15 minuti per piatto. Ingredienti freschi e ricette preparate al momento, delicate e con porzioni non eccessivamente abbondanti per l’elaborazione del piatto.Consigliati:

  • Tortelli valtellinesi al casera, erbette e patate di montagna
  • Fusilli con caponata siciliana di melanzane, caciocavallo e pinoli

I prezzi sono pressoché fissi per ogni portata, variano sensibilmente solo per le pietanze, comunque accessibili e onesti. Solo i dolci e la carta dei vini mi sono parse allineate un po’ di più verso l’alto rispetto alla media.Complessivamente un’esperienza positiva che consiglio di provare. L’attesa iniziale è stata ben compensata dalla rapidità del servizio e dalla qualità del cibo. Se capitate in zona fateci un salto, ma ricordatevi di prenotare.Cantina della Vetra