La cosa comica di tutta questa faccenda del “Web che sarebbe già morto” è che il tanto discusso articolo sia uscito prima sul sito di wired.com, e consultabile come accesso primario da un browser, rispetto alla sua versione cartacea.Oltre agli errori di fondo nell’analisi fatta, come già descritti da Luca ( 1,2) e Massimo, il punto sostanzialmente controverso è che si dia già per morto non tanto il web, quanto l’esperienza dello stesso attraverso l’utilizzo di un browser. Morta questa, morto il browser, morto il web?Credo che i due genietti siano corsi un po’ troppo velocemente alla ricerca di un meme da far durare qualche settimana e che tra qualche tempo nessuno ricorderà più. Coda lunga anyone?Sono molto più vicino al punto di vista di Erick Schonfeld di TechCrunch. Dopotutto il browser è e rimarrà il punto di accesso principale al Web. Internet, come dice Giuseppe, è un’altra cosa.