Ho volutamente ritardato il post odierno per dare spazio alla mia vera passione, i videogiochi.Oggi è un giorno un po’ speciale, è quel giorno dove ogni anno con i ragazzi di Fuorigio.co ci troviamo alla Milan Games Week e proviamo a dare una sbirciata a quanto il mondo videoludico ha da offrirci, farci testare, ma soprattutto raccontare.

Come sapete abbiamo chiuso il progetto l’anno passato, ma ognuno di noi continua a mantenere sul proprio blog, chi più chi meno (anzi Lorenzo ha aperto JustIndie.net da poco), uno spazio dedicato ai videogiochi.Come dicevo, il post di oggi voleva essere l’annuale nostra reunion e celebrazione della nostra intramontata e intramontabile passione.Vi avrei voluto raccontare delle decine di videogiochi testati, delle ore spese in fila, del fatto che come anno i ragazzini siano più della stampa addetta, che tipicamente si prende il venerdì come giorno di testing, di una ricca concentrazione di offerta.Eppure non posso farlo.

Quest’anno, almeno per me, la Milan Games Week lascia l’amaro in bocca e mi ha fatto uscire dai padiglioni della fiera dopo sole 2 ore.C’era davvero poco. Quello che c’era è già uscito sul mercato da un pezzo e le novità in uscita nei prossimi mesi ridotte soltanto a dei meri video. Caso eclatante lo stand di Cyberpunk 2077. Coda già dalla prima ora e molte aspettative, per poi entrare in un quadrilatero con un mega schermo dove girava il trailer che chiunque si può gustare comodamente a casa e concludere l’esperienza con due spillette.

Xbox purtroppo molto sottodimensionata rispetto a Nintendo e Playstation che comunque mantengono alto il livello di allestimento e di giochi proposti, sebbene come detto con novità scarseggianti.Poi camminando tra gli stand con i ragazzi ci siamo accorti di una cosa lampante prima di varcare la soglia dell’uscita: gli stand più grandi ed eclatanti erano dedicati agli eSports, ai creators e agli YouTuber.

Tutto il resto era una serie interminabile di banchetti di magliette, statuette, e cianfrusaglie di varia natura.Personalmente non ho respirato più quell’atmosfera di passione di un mercato che si sta concentrando in una direzione diversa, ma come si dice è il mercato bellezza.Peccato. Forse solo Lucca Comics ha in questo momento qualche cartuccia da sparare a livello italiano, altrimenti meglio rivolgersi alle fiere di settore all’estero.P.s.: La cosa più bella della giornata è questo shooting a 180° allo stand di Canon Italia.