Con l’aggiornamento di ieri molti di voi avranno notato questa schermata alla riapertura di WhatsApp. Ove sostanzialmente si deve accettare ora o nel mese di febbraio dove sarà obbligatorio farlo.Prendere o lasciare il servizio per sempre.Ed è iniziato il classico bailamme mediatico. WhatsApp cattivo condivide con le altre aziende del gruppo le nostre informazioni personali per mostrarci pubblicità contestuale su Facebook.

I dati che verranno condivisi con Facebook saranno i nomi, le foto di profilo, gli aggiornamenti di stato, i numeri di telefono, gli elenchi dei contatti, gli indirizzi IP, le informazioni tecniche sul proprio dispositivo come marca e modello, versione di sistema operativo e operatore telefonico; se interagiscono con aziende tramite WhatsApp, Facebook riceverà gli indirizzi postali di spedizione e gli importi spesi in acquisti.

E via a citare i consigli di Elon Musk. La stessa Signal che ammette rallentamenti per i troppi nuovi iscritti e i siti di tecnologia al galoppo per consigliare app alternative.

Purtroppo solo poche testate online hanno segnalato che queste modifiche non saranno attive in Europa, e per quanto mi scocci Corriere.it è una di queste:

Intervenuto sulla questione, un portavoce di WhatsApp ha precisato: “ Non ci sono modifiche alle modalità di condivisione dei dati di WhatsApp nella Regione europea (incluso il Regno Unito) derivanti dall’aggiornamento dei Termini di servizio e dall’Informativa sulla privacy. WhatsApp non condivide i dati degli utenti WhatsApp dell’area europea con Facebook allo scopo di consentire a Facebook di utilizzare tali dati per migliorare i propri prodotti o le proprie pubblicità”.

Questo perché, a quanto riporta una nota divulgata dalla piattaforma, “se in futuro dovessimo scegliere di condividere tali dati con le società di Facebook a questo scopo, lo faremo solo dopo aver raggiunto un accordo con la Commissione irlandese per la protezione dei dati ( WhatsApp Ireland è infatti l’entità che fornisce il servizio agli utenti europei, ndr) su un meccanismo futuro che consenta tale utilizzo”.

Tradotto: per il momento WhatsApp non condividerà le informazioni degli utenti con Facebook a scopo pubblicitario. Intanto, però, ha chiesto loro l’autorizzazione (obbligatoria), anche per consentire agli account Business una più agevole gestione delle conversazioni tra le due piattaforme.

Per il momento, quindi, calma e sangue freddo. E per lunghe che siano le FAQ e i documenti di policy è sempre tutto dettagliato lì dentro.Ho avuto sempre un costante rapporto di amore/odio nei confronti di WhatsApp, ma volente o nolente mi ritrovo costretto ad utilizzarlo per motivi lavorativi e di vita privata. Non foss’altro l’app di messaggistica istantanea più diffusa sul pianeta.Prediligo Telegram come alternativa, benché si appresti anch’essa ad essere invasa da contenuti pubblicitari o abbia qualche problema di privacy nella condivisione della geolocalizzazione. Tuttavia ancora a meno di WhatsApp non si può fare.Vedremo in futuro se queste modifiche ai termini privacy arriveranno anche nell’Unione, a quel punto ci sarà da domandarsi se migrare definitivamente su alternative più attente a quanto l’utente sia disposto a condividere di sé.Update 15 gennaio: Il blog di WhatsApp chiarisce la situazione, come appunto avevo anticipato.WhatsApp si fonda su un concetto semplice: tutto ciò che condividi con familiari e amici rimane tra voi. Questo significa che continueremo a proteggere le tue conversazioni personali con la crittografia end-to-end. Grazie a questa misura di sicurezza, né WhatsApp né Facebook possono vedere i tuoi messaggi privati. Ed è per questo motivo che non teniamo traccia delle persone che chiami o a cui invii messaggi. WhatsApp non può nemmeno vedere la posizione da te condivisa e non condivide i tuoi contatti con Facebook.