Ieri sera sono andato a vedere Insterstellar in 70mm al Cinema Arcadia di Melzo. Credo sia la prima volta in vita mia in cui apprezzo la qualità dei 70mm, anche non ne avevo mai visto uno con questa qualità. Una qualità grezza, slavata, con molta poca luminosità, ma dai colori veri e reali.

Mi piace l’altissima definizione e come sapete detesto il 3D, ma probabilmente una pellicola in grado di dare la sensazione di assistere ad un film di qualche decennio fa è forse equiparabile all’ascolto di un vinile oggi.Ora, non ho metri di paragone per giudicare come si possa apprezzare in 4K il medesimo film, quello che posso dire è che tutte le imperfezioni, visibili ad occhio nudo, della pellicola contribuiscono a rendere quest’opera ancora più attaccata al mondo reale, almeno per questo aspetto.Ho notato poi come ci siano almeno 7 tagli molto bruschi durante il film. Tagli, immagino, voluti in fase di montaggio, molto crudi e apparentemente fastidiosi nel cambio di sequenza filmica, tuttavia comprensibili se lo si approccia tenendo a mente il fatto che il film è stato girato e pensato per essere visto in 70mm. Kudos quindi ad Arcadia per essere una tra le sole 5 sale in Europa a trasmetterlo così come Nolan l’ha concepito. Se avete quindi la fortuna di visionarlo in questa risoluzione, non spaventatevi se le immagini ad un certo punto salteranno, è una cosa voluta, fa parte della narrazione.

Spostandomi sull’opera filmica, mi ero immaginato di andare a recuperare qualche chicca e qualche spiegazione aggiuntiva (cosa che poi ho fatto comunque, ma guidandovi nell’interpretazione del film) come fatto con Her qualche mese fa. Tuttavia mi sono detto che questa volta sarebbe stato troppo complicato e sarei finito con dare delle interpretazioni sbagliate.Ciò che posso fare, evitando di attivare la modalità spoiler, è quella di dare dei consigli prima della visione dello stesso e magari condividere una discussione sui medesimi una volta tornati dal cinema o da qualsiasi supporto voi scegliate per guardarlo.Il primo. Non scadete nell’errore di uscire dalla sala cercando di interpretare Interstellar come un trattato scientifico, un documentario uscito da National Geographic o Discovery Channel. Nella maggior parte dei casi non ci riuscirete a meno di essere degli astrofisici e anche in quel caso avreste molte domande per la testa. Nonostante ciò, se le domande iniziano a diventare pressanti e faticate a prender sonno qui ci sono un paio di articoli a supporto: il Post cerca di fare il sunto dell’uomo comune, Wired racconta invece di come proprio un astrofisico, Kip Thorne, abbia supportato il regista Christopher Nolan (scrivendo anche un libro) nella realizzazione del film.Secondo. Se invece di scienza ne capite, come Paolo Attivissimo, magari ne rimarrete delusi proprio come lui come l’astronomo di Slate o le 21 inensatezze di Vulture, perché magari la vostra anima nerd cercherà sempre e comunque il pelo nell’uovo cercando di spiegare ogni singolo fenomeno della pellicola, alla ricerca di un significato anche dove non c’è. Voglio però aggiungere una cosa e sfrutto un estratto di articolo di ScreenChrush:

But a movie is not its marketing; regardless of what ‘Interstellar’’s marketing said, the film itself makes no such assertions about its scientific accuracy. It doesn’t open with a disclaimer informing viewers that it’s based on true science; in fact, it doesn’t open with any sort of disclaimer at all. Nolan never tells us exactly where or when ‘Interstellar’ is set. It seems like the movie takes place on our Earth in the relatively near future, but that’s just a guess. Maybe ‘Interstellar’ is set a million years after our current civilization ended. Or maybe it’s set in an alternate dimension, where the rules of physics as Phil Plait knows them don’t strictly apply.

Or maybe ‘Interstellar’ really is set on our Earth 50 years in the future, and it doesn’t matter anyway because ‘Interstellar’ is a work of fiction. It’s particularly strange to see people holding ‘Interstellar’ up to a high standard of scientific accuracy because the movie is pretty clearly a work of stylized, speculative sci-fi right from the start.

Come a dire, un film è un film, non è una dissertazione scientifica da pubblicare su Science. Quindi è probabilmente un bel racconto di fantascienza, dove inevitabilmente elementi fantastici sono stati aggiunti per arricchire e abbellire l’esperienza di visione. Posso comprendere la delusione, del resto vengono affrontati temi a cui l’uomo cerca di dare risposta da sempre.

Illustrazione di Chris B. Murray

Terzo. Mi sono sforzato di comprendere meglio quale fosse il fine ultimo del film e dare una mia personalissima interpretazione. Cosa per la quale, sono convinto, Nolan lasciarci con uno spunto di riflessione. Qui si mi tocca segnalare SPOILER:

  • La gravità non è la sola forza in grado di superare le leggi fisiche di tempo e spazio. L’amore è la seconda di queste.
  • Il messaggio chiaro del film è l’inevitabilità della fine della nostra specie se non facciamo qualcosa per preservare questo luogo chiamato Terra che ci sta solo ospitando. Le referenze sono tante, ma all’inizio del film maggiormente evidenti quando si parla di aver smesso di guardare in alto per concentrarsi sul basso. Sulla Terra appunto.
  • Non concordo sull’evoluzione dell’uomo tanto da riuscire a piegare al proprio volere il tempo, tanto da riuscire a dargli una dimensione fisica. Se fosse molte migliaia di anni dovranno passare, oppure diventare delle macchine noi stessi.

Quarto e mi taccio. Ad un certo punto del film vedrete apparire Matt Damon. Ecco io al primo frame non ho fatto a meno di pensare al suo ruolo in The Departed. La spia, il traditore, il doppio giochista. Evidentemente è un’etichetta alla quale fa fatica a rinunciare. Scoprirete il perché.Vale la pena? Sicuramente si, se ne parlerà per molto tempo e sicuramente ha segnato la storia della cinematografia così come chi cerca di dare interpretazioni o sta studiando il nostro futuro come specie. Vale sicuramente il suggerimento di apprezzarlo come opera artistica, se poi amate cercare secondi risvolti, scoprirete essere il bello della macchina dei sogni.