Metter piede a casa ieri sera è stato come svegliarsi da un incubo. Un incubo durato quasi 8 ore e che non auguro a nessuno di provare. La neve era prevista da due giorni per ieri pomeriggio. Alle 15, appena sono iniziati i primi accenni di pioggia ghiacciata, mi sono dato una mossa e sceso in strada il più velocemente possibile.

Ancora stamattina non so dire se sia stata una mossa azzeccata, a giudicare da quanta neve è scesa qui a Milano probabilmente si. Quello di cui proprio non riesco a darmi una spiegazione logica è come sia stato possibile non prevedere una situazione del genere, come non sia stato possibile gettare sale per tempo, come sia stato possibile non pulire prontamente le strade.

L’hinterland milanese non è pronto ad affrontare la neve, non scende tutti i giorni, ma immaginavo che dopo la situazione delirante di giovedì e tutto questo preavviso fossero serviti a qualcosa. Evidentemente no.

Sono alla caccia di cosa abbia bloccato la Strada Provinciale Monza Melzo, e ringrazio per aver deciso di prendere la Provinciale Cassanese, altrimenti sarei stato ancora lì per molte ore.

Internet anyone?

Non mi sono stupito di certo, ma col il mio Windows phone twittavo ed ero alla caccia di altri che facessero lo stesso nella zona intrappolati in auto. Il nulla. Idem su fonti di informazioni, nessuna spiegazione su una strada vuota e l’altra immobile.

Comunque, in pieno spirito “citizen journalism” armato della mia fidata Kodak Zi8 ho documentato le ore di viaggio. Molto più di tante parole…E oggi ne arriva ancora!

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