Al di là di essere stato coprotagonista di questa vicenda avendo pubblicato un post su God of War III per partecipare ad un contest per vincere il gioco, ho voluto seguire da spettatore lo streaming dell’ incontro avvenuto oggi presso The Fool. Il bello della rete è che ci si riesce ad incontrare anche organizzando in poche ore e di domenica.Si è discusso poi alla fin fine poco del sale sulla ferita che tanto in questo fine settimana ha fatto infiammare una parte della blogosfera nostrana. Ovvero il modus operandi del pay per post attuato da PromoDigital finita nell’occhio del ciclone.Si è preso invece l’argomento un po’ più alla larga, andando ad analizzare le politiche e le problematiche del Buzz Marketing in genere, e se i blogger che le attuano diventino automaticamente soggetti da evitare perché poco credibili in quanto “acquistati” dall’azienda per parlare bene di loro.Per fortuna ho avuto modo di vedere che si è ragionato e bene, sottolineando che quest’ultima affermazione non ha ragione di esistere perché da che mondo e mondo chi si cimenta nella recensione di qualcosa che ha ricevuto a titolo gratuito ha il diritto e il dovere morale di parlarne come crede.Regolamentare questi processi? Mafe fa notare come anche qui da noi di regolamentazione ne esisti già una, anche se mi è parso di capire dalle discussioni di oggi che ci sia una gran confusione, soprattutto sull’applicabilità ai blog nella fattispecie. Innanzi tutto perché complicato classificare tutte le tipologie di blog che esistono, e secondo punto, perché ci sarà sempre chi sarà disposto a piazzare un bel bollino sul proprio post e chi invece scriverà del prodotto ricevuto senza necessariamente farlo.Le aziende, poi, come ben sottolineato qui, in rete spesso agiscono per logiche diverse, soprattutto quando si tratta di prodotti nuovi, andando probabilmente a fare appunto più Buzz possibile senza curarsi in un primo momento se l’ondata sia positiva o negativa.E’ altresì dovere morale di qualsiasi agenzia, adita a queste pratiche, quello di mantenere la libertà di espressione del blogger che decide di aderire a una qualsiasi campagna di Buzz Marketing ed è la cosa per la quale giustamente Wolly tanto si è arrabbiato, interpretando quanto scritto. Le famigerate FAQ da lui riportate non lasciano spazi a dubbi, ma c’è da dire che su FriendFeed PromoDigital ha dimostrato apertura, spiegando come vanno realmente le cose, ammettendo l’errore e chiedendo aiuto proprio ai blogger su come porre più chiaramente l’esplicitazione delle stesse.Per il mio caso specifico, ho pubblicato in fretta omettendo di dare spiegazioni, e a tutti gli effetti, per chi leggeva, sembrava proprio che stessi partecipando alla campagna per ricevere del denaro quando invece la cosa che mi interessava era prendere parte ad un contest tra blogger per ricevere il gioco. Sbagliando tra l’altro la procedura, perché ho pubblicato immediatamente la cosa senza passare per l’approvazione, non avendo letto le FAQ. Errore mio.Mi spiace solo che altri, come Gioxx, interessati a ripubblicare la notizia siano stati tacciati di essere venduti o privi di obiettività. Come dice Roberto, non ci si dovrebbe neanche porre il problema, tanto meno se si esplicita quello che si sta facendo e magari criticando anche quello di cui si sta scrivendo.Sempre aperto al confronto, scrivetemi pure via email o su FriendFeed.