Non mi ha stranito il nuovo logo, ma mi ha riempito di nostalgia non vedere più l’uccellino blu dopo così tanti anni campeggiare sulla home page (anch’essa cambiata in https://x.com).

Mi ha stupito di più la dichiarazione della nuova CEO, Linda Yaccarino. La volontà di fare di X un’app simil WeChat. Un’app univoca in cui fare tutto e da cui essere dipendenti da qui ai prossimi anni.

Essere una piazza globale non solo per la comunicazione, ma per i pagamenti, un marketplace di idee, servizi e opportunità. Attualmente la società è in perdita e i 44 miliardi di dollari spesi sembrano cenere al vento.

Sarà interessante capire se resisterà ai colpi del mercato e degli investitori pubblicitari scappati su altri lidi, come muterà pelle per provare ad esserci ancora nei prossimi anni. Sta di fatto che in questi 17 anni Twitter ha cambiato il modo in cui accediamo alle informazioni, di qualsiasi tipo, praticamente real-time. Ed è per questo che stiamo andando alla disperata ricerca di una valida alternativa. Perché nonostante lo spam, i comportamenti tossici e folli di qualsiasi tipo, resta un luogo unico in cui gran parte del pensiero del mondo accade in tempo reale.

Per ora non abbandenerò Twitt..errr X… Anche perché al di là del logo non è cambiato altro. Resterò spettatore di uno spettacolo triste in attesa di capirne la deriva.

Non so dire se Threads diventerà quel luogo, anche perché nel frattempo è stato bloccato in Europa fino a data da destinarsi, ma la ricerca di un nuovo lido è appena iniziata.