Il mio digital decluttering prosegue come un treno in corsa su Red Dead Redemption 2. Oggi è il momento di salutare il mio Apple Watch. Ne ho posseduti due modelli negli ultimi anni, nonostante ciò non ho mai stretto un vero rapporto di dipendenza. Mi dava e mi danno tremendamente fastidio tutte le notifiche, quindi mai utilizzata veramente come funzionalità, anche perché se lasciate attive drenano la batteria in maniera pazzesca. Sì, pratico e utile per il monitoraggio dell’attività sportiva, i passi compiuti, le calorie bruciate. Ma a parte queste piccole cose non l’ho mai sfruttato a dovere e non ne ho mai sentito il bisogno. Non ci ho mai scritto messaggi, non ci ho mai fatto chiamate tantomeno mi sono mai ricordato di utilizzarlo come wallet. Lo utilizzavo forse di più per le previsioni meteo, per controllare Sonos dal polso e molto di rado le pulsazioni del battito cardiaco.

Sono più da orologi veri probabilmente, vecchia tecnologia svizzera automatica con ricarica perpetua con movimento del polso e nessun consumo di corrente. Tant’è che la cosa preferita del mio Apple Watch rimane il bracciale in Milanese style e i vari quadranti personalizzabili. Chissà a cosa toccherà dopo.