È innegabile che da quando si sono diffusi mi sia appassionato ad alcuni, pochissimi, podcast. Sono piuttosto selettivo, ma per una ragione banalissima. La voce e l’intonazione. Sebbene l’argomento trattato in un determinato podcast possa essere di mio grandissimo interesse, se la voce narrante e/o la sua inflessione dialettale (di qualsiasi regione eh) è estremamente marcata, io abbandono.

Pensavo di essere il solo con questo tipo di tarlo e invece scopro che anche Giulia ne subisce la snervante pressione. Dalla sua newsletter parlando di Elisa True Crime:

[...] gli accenti regionali ci stanno, ognuno ha il suo. Ma io non posso ascoltare tre interi episodi sull’omicidio di Annalaura Pedron (uno dei pochi casi di nera della provincia in cui sono nata, nonché forse l’unico che arrivi a lambire in qualche modo anche il minuscolo comune della Val Tramontina in cui ho frequentato le elementari) e sentire tutti i nomi di area veneta pronunciati con gli accenti sbagliati. Il culmine si tocca quando finalmente viene nominata la persona accusata credibilmente di aver commesso l’omicidio2, David Rosset3.

Tutti gli intervistati (dalla madre di Pedron al caporedattore del Messaggero Veneto Antonio Bacci all’investigatore che ha riaperto il caso): David Rossèt.
Elisa True Crime: Devid Ròsset.
L’ho presa sul personale. [...]

Mi sono piaciute tutte le produzioni di Pablo Trincia (alcuni lo trovano disturbante, ma l’enfasi può essere anche una buona cosa in un mezzo dove bisogna immaginarsi le storie narrate), Indagini è un piacere mensile, mentre sul fronte videogiochi Joypad e Gong! sono il mio rifugio nei miei tragitti in bici tra casa e lavoro.

Ne avete altri da consigliarmi che non siano con inflessioni troppo marcate?
Mi appassiona il true crime, le storie raccontate bene e in generale quando si parla di tecnologia e/o gaming.

Se hai suggerimenti, mandameli qui.

Grazie!