Le immutate community online

Nella mia tesi di laurea, ormai risalente al 2006, il mio focus principale furono le interazioni all’interno delle community online. In quegli anni principalmente alimentate dai forum e lontanissime da quelle social degli ultimi 20 anni scarsi.

Eppure, seppur differenti nella tecnologia adottata, seppur cambiate nelle dinamiche di fruizione (da asimmetriche a quasi istantanee, da lunghi pedanti anonimi testi, a video in cui si fa esposizione del sé), c’è una costante: alla lunga, tanti comportamenti tenderanno a degenerare affermando posizioni polarizzanti.

In questo post Chris Hannah lo riassume piuttosto bene:

For years I’ve had the same overarching thought in my head, that we humans simply cannot comprehend or deal with the scale that the internet has opened up to us. This both applies to things like the scope of news that is presented to us, and also when it comes to having human interactions with each other.

Purtroppo porta a sostegno il fatto che provare a spostarsi su community più piccole possa giovare, anche solo per il fatto di avere interessi comuni e stessi punti di vista, come in Mastodon ad esempio. Non è così. Mi sono appena cancellato da un’istanza proprio per questo motivo. Anzi, proprio perché piccola e super verticale, un’istanza può essere il ricettacolo di idee sempre uguali e dove il confronto si sposta su un piano di gusto personale piuttosto che vedute opposte.

La tecnologia fortunatamente ci mette a disposizione degli strumenti attraverso i quali cercare di filtrare questa umanità incontrollata, anche se a furia di selezionare si finirà inevitabilmente a parlarci allo specchio o più semplicemente rifuggire quei luoghi dove è necessario soddisfare un algoritmo e finire per scrivere in un luogo come questo blog.

13 of November, 2023

Barili Esplosivi, la newsletter di Alessandro Zampini di cui vi ho parlato qui, entra a far parte in modo continuativo di Final Round. Sono contento sia per Alessandro che per Marco e Francesco. Le persone capaci devono sempre trovare un modo di collaborare.

Tra qualche giorno arriva PlayStation Portal. In questi ultimi mesi ho fatto tante trasferte per lavoro e come scrivevo su X giocare in remoto il catalogo giochi presente sulle console a casa è diventata consuetudine se nell’hotel o l’Airbnb in cui mi trovo è dotato di una buona connessione. D’impulso avevo fatto il pre-order il giorno dell’annuncio a cui però ho rinunciato qualche settimana fa. E oggi, con l’arrivo delle prime recensioni, penso di aver fatto bene.
Ho già un iPad Air e un controller Dual Sense che assolvono egregiamente il lavoro e non credo Portal aggiunga molto di più al set-up attuale.
P.s. Portal funziona anche fuori casa con un Wi-Fi sufficientemente performante (grazie Napo della segnalazione).

Anche io come Matt ho fatto un passaggio drastico, dopo poche settimane di utilizzo, da iPhone 15 Pro a iPhone 15 Pro Max. Il primo esperienza pessima di batteria, sperimentato durante un paio di trasferte in cui mi ritrovavo a dover ricaricare il telefono almeno una volta durante il giorno oltre lasciarlo in carica tutta notte. Con il secondo, dopo quasi due settimane forse l’avrò ricaricato 3 volte. Mi sto abituando alle dimensioni non proprio tascabili, ma con due sim e utilizzo intenso, forse è il giusto compromesso che mi serve.

Lucca Pioggia & Games

Settimana scorsa Lucca Comics & Games mi ha risucchiato nel suo vortice di pioggia, cibo e folla.

Andiamo con ordine.

Partiamo dalla logistica. Lucca è una città e distribuire padiglioni, attività e conferenze in giro per una città intera può essere dispendioso in termini di energie e mentalmente. Si può girare solo a piedi perché durante i giorni della fiera viene chiusa al traffico e, quando piove che dio la manda, diventa ancora tutto più complicato.

Per fortuna sono un gran camminatore e non ho avuto poi troppi problemi, ma in 7 giorni non so quanta quantità di acqua e fango ho affrontato.

Ora, io non ci tornavo da circa 10 anni a Lucca Comics & Games e questa volta ci sono stato da lavoratore e non spettatore. Ergo, ho visto poco o nulla anche perché della parte fumetti e anime nutro poco interesse. Sono passato da Nintendo e Bandai per la parte gaming, ma al di là di quello le mie più grandi consolazioni e ristori me le sono prese al momento di cibarmi. Qui Lucca, sì, ha regalato grandi emozioni e scoperte.

Non credo di aver mai visto così tante persone riunite in un solo luogo. Ed esserci per lavoro mi ha consentito di vedere la città vuota lunedì e impraticabile il sabato e la domenica.

Ho il rifiuto per i luoghi affollati, mi succhiano le energie dal corpo e mai e poi mai affronterei una coda di ore per entrare in uno stand. Non sono mai andato all’EXPO 2015 a Milano per dire. Da spettatore quindi non ci andrei mai a Lucca, da addetto ai lavori avevo un prezioso badge salta fila che mi ha fatto sentire sempre terribilmente in colpa incrociando gli sguardi carichi d’odio di chi stava attendendo il proprio turno, magari sotto l’acqua.

Mi porto a casa una passione contagiosa di chi era lì anche solo per poco tempo pur di incontrare uno dei propri idoli presentare al pubblico, acquistare un gadget o mostrarsi in pubblico facendo cosplaying.

Infaticabili, indistruttibili, inscalfibili. Esserci perché era il momento loro, perché erano i 30 anni di una fiera, forse la più importante d’Italia del settore, per celebrare l’identità di quelli che una volta stavano ai margini ma che pian piano fanno girare il mondo. I nerd e i geek.

Le mie app di default del 2023

Partecipo anche io a questa divertente lista.

📨 Mail Client: Outlook for business, Gmail app for personal
📮 Mail Server: Google Workspace
📝 Notes: Notes app
✅ To-Do: Tasks
📷 iPhone Photo Shooting: iOS Photo Camera
🟦 Photo Management: iOS Photo App
📆 Calendar: Fantastical
📁 Cloud File Storage: Google Drive
📖 RSS: Feedly
🙍🏻‍♂️ Contacts: Google Workspace
🌐 Browser: Chrome
📑 Read It Later: Anybox
🛒 Shopping Lists: Google Keep / Clear
🎵 Music: Spotify
🎤 Podcasts: Spotify
🔐 Password Management: 1Password

24 of October, 2023

🎮 Sono in trasferta per lavoro a Salisburgo. Ho portato con me iPad e controller Ps5 nella speranza di avere una buona connessione per poter giocare un po’ da remoto a Spider-Man 2 e Alan Wake Remastered prima dell’uscita di Alan Wake 2 questa settimana.

Purtroppo non si va oltre i 6 Mbps quando è stabile. Addio sogni di gloria.

Bologna

Ieri ho accompagnato Noemi a Bologna per un evento. Mentre lei era occupata con le sue cose io e Panna abbiamo vagato per i portici e le torri della città. Come sempre, quando ci capito, cerco di mangiare autoctono e di crogiolarmi nel parmigiano e le ricette tipiche. Ci siamo fermati alla Trattoria dai Birichini.

Lunga passeggiata per digerire e respirare un po’ di aria fresca post temporale. Forse apprezzeremo di più le nostre città quando saremo lontani.

Per ora cerco di portarmi via ogni momento interessante.

Arte nelle Note di iPhone

Il designer Chris Silverman utilizza un iPhone XS e il solo uso delle dita per creare queste opere d’arte nella app Note di iOS. Le trovo tutte bellissime.

A few people have asked me if I use a stylus. I don’t; iPhones don’t support the Apple Pencil yet, and while there are third-party styluses out there, I haven’t found them to be very good. So yeah, I draw these with my finger.

🐿️

Qualche settimana fa Noemi tornando a casa dopo un giro con Panna mi fa vedere la fronte sostenendo di essere stata colpita da una ghianda lanciata da uno scoiattolo.

Poco fa ne ho avuto la contro prova. Non tanto che fosse lui il lanciatore di ghiande, quanto che effettivamente uno scoiattolo abiti a pochi passi da casa nostra.

Zoom 2x di iPhone 15 Pro

Lievito

Tra i post che verranno catalogati sotto il cappello “Stati Uniti”, ci sarà senz’altro spazio per quelli dedicati al cibo. Penso sia necessario per noi mantenere una certa lucidità alimentare una volta arrivati e complice una fastidiosa allergia al nichel di Noemi, abbiamo deciso di buttarci nella nascita e cura del lievito madre. Uno dei pochissimi tollerati.

È un test. Lo rifaremo senz’altro una volta arrivati, ma per evitare in primo luogo di arrenderci a cibo spazzatura e secondariamente a dover spendere un capitale per mangiare ci siamo convinti a fare un tentativo. Anche grazie al supporto di Valentina.

La doverosa premessa è che non abbiamo mai panificato, siamo delle capre e dai mesi della pandemia non abbiamo imparato nulla, se non a fare bene la pizza una volta sola dopo svariati tentativi ed uscire di scena da imbattuti.

Ieri con l’avanzo di una rinfrescata abbiamo provato a fare dei taralli. Che prima di essere messi in forno avevano anche un senso, diciamo.

I primi taralli di sempre prima di essere infornati

Mentre una volta usciti sembravano palline di didò dopo una giornata all’asilo. E sanno di grissino invece che di tarallo. Però sono buoni e mangiabili.

Andiamo avanti!

Sono buoni, ma sanno di grissino

18 of October, 2023

Ieri sera davanti a una pinta di birra con Icilio discutevamo di Lies of P e di come potesse essere uno di quei souls che forse avrei potuto affrontare anche io. Mi ha destato un po’ dal torpore stordente di EA Sports FC 24 e dalla sua maledetta assuefazione e mi sono detto, cazzo, quanti giochi ho ancora in backlog.

FFXVI, Zelda, Cyberpunk 2077 da ricominciare post patch, Forza Motorsport, Cocoon, Sonic Superstars, Super Mario Bros. Wonder e potrei andare avanti molto a lungo con la lista…

Stasera ho acceso la mia Xbox ormai traboccante di titoli installati e mi sono detto proviamo Lies of P in cloud con la mia Gigabit. Beh, il risultato è quello sottostante.

Bello il futuro del gaming in cloud…