Stavo tenendo d’occhio Boox Palma da qualche mese, fino alla recensione di Kevin dello scorso aprile, che mi ha definitivamente convinto all'acquisto (qui ce n'è un'altra molto interessante).

Ed eccomi dopo due mesi belli pieni di utilizzo per raccontarvi le mie impressioni su Boox Palma 6.13’’.

Boox Palma boxed

Cos’è?

Al costo di $280 (o su Amazon Italia a 299 euro) Boox Palma è un eReader con schermo E Ink a 300 PPI da 6.13’’ basato su sistema operativo Android 11. Ha 128 GB di memoria integrata che si può espandere grazie a uno slot microSD e una fotocamera da 16 megapixel accessibile soltanto attraverso l’applicazione per la scansione dei documenti (pertanto completamente inutile ai fini di acquisizioni di immagini o per vantarvi sui social media), un paio di casse stereo, un microfono e connettività USB-C, Wi-Fi e Bluetooth.

Perché può essere il dispositivo che fa per te?

Ultimamente sto cercando di prestare molta più attenzione al modo in cui spendo il mio tempo libero, specialmente quando si tratta di intrattenimento digitale, limitando allo stretto e indispensabile l’utilizzo del mio smartphone. Cerco, perciò, quanto più possibile di sostituire il doom scrolling con la lettura di un libro, l’ascolto di un audiolibro o di un podcast. Cosa che da quando ci siamo trasferiti negli Stati Uniti mi viene molto più facile perché molto più le frequenti sono le occasioni in cui trascorriamo le ultime ore del pomeriggio in spiaggia o presso la piscina del nostro complesso condominiale.

Boox Palma

E seppur possedessi già da qualche anno un Kindle Paperwhite, cercavo da tempo un dispositivo più compatto, che mi permettesse di reggerlo e sfogliare le pagine di un libro con una mano sola e che non fosse limitato nelle sue funzionalità a quello di un comune eReader.

E sebbene il mix di specifiche tecniche sopra elencate sembrano appartenere a uno smartphone più che superato per gli standard di mercato attuali, Boox Palma si è dimostrato quella combinazione speciale di cui avevo bisogno.

Una grande batteria per un piccolo schermo

Togliamo di mezzo subito l’elefante nella stanza. Lo schermo E Ink è allo stesso tempo il punto di forza e debolezza di Boox Palma.
Di forza perché garantisce un’estesa durata della batteria, nel mio caso a volte anche più di una settimana, e poi perché anche se decidete leggere un libro poco prima di addormentarvi non andrete incontro agli stessi noiosi problemi di oculari causati da uno smartphone.
Di contro, l’aspetto debole della faccenda di avere uno schermo E Ink, e provare ad utilizzarlo come se fosse uno smartphone qualsiasi, è la frequenza di aggiornamento lentissima il che lo rende praticamente inutilizzabile se ci si aspettano i medesimi tempi di risposta di un iPhone.

Certo, il Palma può tecnicamente scaricare TikTok, Instagram e YouTube etc. Può persino riprodurre video da quelle app. Ma a causa della bassa risoluzione dello schermo e del bianco e nero in generale, l’esperienza risulta abbastanza scadente e non sarete mai tentati di utilizzarle realmente.

E alla fine risulta essere un bene e un punto a favore invece che il contrario. Perché vi ritroverete a fare le cose per cui è stato costruito lo schermo del Palma. Questo aggeggio, seppur mi piacerebbe potesse essere tantissimo un telefono, è prima di tutto un eReader. Da Google Play Store ho scaricato Amazon Kindle dove ho ritrovato immediatamente tutta la mia collezione di ebook e documenti digitali.

Ho già detto che puoi impostare il Palma in modo che giri le pagine quando premi i pulsanti del volume?

E prima che tu dica, amico, perché non hai semplicemente continuato ad utilizzare il tuo Kindle? Semplice, la seconda app che ho scaricato è stata Spotify. Qui negli Stati Uniti, nell’abbonamento Premium, sono inclusi anche gli audiolibri e, deciso a sfruttarli nel miglior modo possibile, mi sono ritrovato a scaricarne un po’ offline e ad alternarli così agli eBook, anche grazie alla rapida connessione con gli AirPods Pro. Non male davvero.

E così, nel corso degli ultimi 2 mesi, sempre più spesso mi sono ritrovato a lasciare il mio iPhone a casa e portare con me per una passeggiata con il cane o nel momento di chill al mare soltanto il Boox Palma.

Boox non ha costruito un gadget perfetto, sia chiaro. Tutt’altro. Il corpo in plastica è un po' fragile, tutto richiede mezzo secondo in più del dovuto, lo schermo - nonostante si possa impostare il tasto a sinistra per fare un refresh manuale - affetto troppo spesso da ghosting. Peggio ancora, il Palma monta Android 11, che è già decisamente obsoleto e smetterà lentamente di funzionare, app dopo app, nel corso dei prossimi due anni. E benché visto da lontano questo possa apparire particolarmente frustrante, tutto ciò che Boox ha fatto, però, è stato mettere insieme il giusto set di ingredienti in grado di soddisfare le mie esigenze di questo periodo.

Quest'anno è stato pieno di aziende che hanno cercato di rivedere il modo in cui utilizziamo i nostri gadget. Humane con Ai Pin, Rabbit e altri hanno introdotto nuovi tipi di dispositivi (tipo Daylight che spero tanto di testare prima o poi), sperando che potessimo trovare cose nuove e diverse da fare con loro. Palma rappresenta un’alternativa molto meno ambiziosa, ma forse molto più probabile: si limita a provare a modificare la formula dello smartphone, lasciando ciò che funziona ma cambiando sottilmente i punti di forza e di debolezza del dispositivo. Non è così brillante, non così veloce, non così privo di attriti. È invece tranquillo, semplice, sano.

E lo adoro per questo.