Prendo spunto da questi due post per raccontare un po’ la mia di routine con gli schermi (soprattutto desktop, ma anche mobile) lavorando 2 giorni da casa e 3 dall’ufficio di Santa Monica.

In entrambi i casi ho a disposizione due Mac. Da casa lavoro sul mio Mac mini M2 Pro, mentre da lavoro su un MacBook M2 Pro. Grazie a iCloud riesco a replicare su entrambi la medesima configurazione così da non perdere troppo tempo nello spostarmi da un device all’altro.

Ripercorrendo nello specifico i punti toccati dagli altri post:

  • Desktop. La mio desktop è sempre vuoto. Ad eccezion fatta per la cartella principale del disco, non ho altro a portata di mano. Perché? Perché non mi serve e generalmente salvo tutti i file di lavoro su OneDrive e quelli personali su Google Drive. E nel primo caso, aprendo qualsiasi programma della suite Office, la prima cosa che appare sono gli ultimi file su cui si è lavorato, quindi inutile avere shortcut sparse per lo schermo
  • Schermi esterni. A casa ho un LG UltraFine 5K da 27’’ che oramai ha qualche anno sulle spalle ed è fuori produzione, ma funziona ancora divinamente ed è sopravvissuto senza drammi al trasloco oltreoceano. Sarà difficile rimpiazzarlo quando non funzionerà più. Mentre a lavoro ho un Samsung da 32’’ curvo, forse fin troppo grande per le mie necessità visto che utilizzo quasi sempre una schermata alla volta e non è mai in full screen mode. Come faccio? Beh sia a casa che a lavoro ho un Apple Magic Trackpad. Da anni ormai non utilizzo più un mouse e le gesture sono una manna dal cielo. Soprattutto quella dove spostando tre dita verso l’alto ho immediatamente accesso a tutte le finestre aperte.
    P.s. il mouse e i vari cavi che vedete attorno all’extender Orbi nella foto qui sotto sono lì perché Noemi non è avvezza al trackpad e preferisce avere un mouse tradizionale per il suo profilo sul Mac mini
  • Notifiche. Sui miei Mac elimino praticamente del tutto le notifiche grafiche temporanee che di default appaiono nella porzione in alto a destra dello schermo. Mantengo soltanto quelle audio, sia per i messaggi in arrivo che per le email, lascio in vita soltanto le notifiche numeriche sulle app che ho sul dock. Questo perché indosso il 90% del tempo delle cuffiette, ma soprattutto evito che qualsiasi notifica appaia mentre sto condividendo lo schermo in una riunione. Su telefono le sole notifiche attive sono quelle delle chiamate, Teams, messaggi e Threads. Tutto il resto delle notifiche le smaltisco quando ho un interesse personale nel guardare una determinata app. Quando prendo il telefono e vedo che ci sono dei pallini rossi, se ho voglia, li controllo. Altrimenti restano lì.
  • Rimozione del dock. L'altra cosa che faccio appena imposto un nuovo Mac è far scomparire subito il dock dalla parte bassa dello schermo e far sì che appaia nel momento in cui ne ho bisogno richiamandolo con il mouse. È una distrazione inutile per gli occhi e occupa soltanto spazio.
  • Tab. Di recente sono tornato ad utilizzare Safari perché Chrome continua a soffrire di un’eccessiva pesantezza. Finalmente anche su Safari si possono raggruppare differenti tab e la mia impostazione di default è averne sempre una aperta per le faccende personali (Gmail, Feedly, Threads) e un’altra per quelle lavorative. Non spegnendo mai il MacBook Pro sono certo di ritrovarmi tutto ogni mattina come l’ho lasciato il giorno prima.
  • Inbox zero. Il 90% del mio lavoro avviene tramite email. Outlook è l’app costantemente aperta dove cerco di mantenere il counter il più possibile vicino allo zero. Avere email non lette significa per me il dover dare una risposta a qualcuno che non posso dare nell’immediato, solo perché ho bisogno di più elementi per farlo.
  • Schermo a letto. Purtroppo questa è ancora parte di una mia malsana routine. Tengo vicino al letto un vecchio OnePlus Nord che utilizzo soprattutto per guardare Threads prima di addormentarmi e qualche video su YouTube, mentre il mio telefono principale è settato sulla modalità "Sonno". Ho da qualche giorno però riportato in camera il mio Kindle e vorrei definitivamente abbandonare ogni altro device illuminato dal momento che mi separa dal sonno.
  • Orologi. Una menzione speciale va fatta agli orologi. Quando ero piccolo, dopo il televisore, era il solo altro schermo esistente. In questa nuova casa, ad eccezion fatta per gli orologi digitali di forno e microonde, non abbiamo altri orologi da nessuna parte. Dice come fai per la sveglia? Utilizzo la funzionalità integrata in Sonos e mi alzo con una canzone diversa ogni mattina. Ho eliminato del tutto gli orologi da polso e non ne sento assolutamente la mancanza. Anzi. Penso di godermi molto più il mio tempo senza avere un costante ricordo del tempo che passa.

Come vi organizzate voi? Fatemelo sapere e se vi va di supportarmi con $1 al mese qui.

Il mio "ufficio" casalingo