While the PlayStation 5 Pro seems to offer significant performance upgrades, its price tag (especially in the U.K. and in Europe) has raised eyebrows among many gamers compared to what the pricing of PlayStation 5 was four years ago. For example I ordered mine from Amazon in 2020 spending around 510 euros, shipment costs and a vertical stand support and a physical disc reader included in the price.
The PS5 Pro's price increase over the original PS5 is significantly larger than the jump from the PS4 to the PS4 Pro, while it was the opposite in terms of technology (PS4 didn’t have 4K support originally while PS4 Pro was equipped with that). This has led many to question whether the performance enhancements justify the higher cost.
Honestly, although it's too early to judge whether the juice is worth the squeeze, I think many can agree that yesterday turned out to be a wasted opportunity to show something new.
If this new mid-generation console had to flex its muscles, just to justify a purchase choice, it certainly shouldn't have done so by showing PlayStation 4 or cross-gen games during its launch event, because honestly, I don't think I was the only one who had a hard time noticing significant differences between a PlayStation 5 and a PlayStation 5 Pro version among the materials shown yesterday.
Above all, these details are still so small and limited that with the speed of today's games, the eye of anyone who plays won't notice small improvements on the textures of a leaf on the marginal part of the screen and outside the main action of the game. Probably the differences in frame rates will be more evident, which a more powerful machine can certainly guarantee.
However, I don't think such a high cost is entirely justifiable, especially since most of the components are the same as the PlayStation 5. Ultimately, the success of the PS5 Pro will depend on whether consumers perceive the performance improvements as worth the extra cost. If the console can deliver a truly exceptional gaming experience, it may be able to justify its higher price point.
Non ricordo se l’ho mai scritto qui, ma ho giocato per 13 anni a tennis. Prendendo lezioni e giocando sempre partite amatoriali. È stata la sola opzione sportiva, o una delle poche rimaste, a seguito di un incidente fatto attorno agli 8 anni e che per un po’ di tempo non mi consentiva di praticare sport da contatto.
Ho amato e amo ancora il tennis, sicuramente più praticarlo che guardarlo in TV. Mi sono dato al Padel da 5 anni a questa parte attirandomi il disprezzo dei tennisti puristi, ma resta una valida alternativa divertente per tirare dentro un po’ di amici anche con livelli differenti. Mentre con il tennis o giochi con qualcuno al tuo stesso livello oppure ci si annoia o ci si arrabbia, dipende da chi è il più forte.
Casualmente però il numero 13 torna utile nell’ambito tennistico anche per questa recensione. È la medesima quantità di anni trascorsa da Top Spin 4, l’ultimo della serie sviluppato e prodotto da 2K.
Questa volta il publisher si è affidato allo studio di sviluppo Hangar 13 (gli stessi di Mafia III) e ha senza dubbio fatto uscire il miglior gioco di tennis a cui, ad oggi, è possibile giocare.
Mi scuso in anticipo per la qualità degli screenshot ma ho giocato praticamente soltanto dal letto streammando Xbox Series X sulla Steam Deck grazie all'applicazione XBPLAY che consiglio a tutti.
Gameplay
Iniziamo col dire che il gameplay di TopSpin 2K25 non è affatto immediato se non si è avvezzi al tennis o non si è mai giocato ai titoli precedenti. Ma la cosa positiva è che ha una curva di apprendimento e di allenamento fatta decisamente bene anche grazie all’introduzione della modalità Academy di cui parlerò a breve. Una regola aurea su tutte: il tempismo risulta cruciale in ogni momento della partita. Colpire la palla nel momento giusto infatti non solo aumenta la potenza e la precisione, sfruttando al meglio le potenzialità del tennista scelto, ma permette di incidere notevolmente sull’andamento della partita consentendovi di piazzare qualsiasi colpo abbiate in mente.
Niente paura però, se non avete mai giocato a TopSpin prima d’ora l’Academy è il posto giusto da dove iniziare.
Le Lezioni di base nella TopSpin Academy insegnano i fondamentali come posizione e tempismo, mentre le Lezioni avanzate introducono tecniche più complesse come i servizi di potenza e i colpi di pallonetto. Il tutto è accompagnato dalla voce un po’ robotica di John McEnroe, la vostra guida attraverso queste lezioni, aggiungendo un tocco di autenticità ed esperienza. La cosa fondamentale da apprendere velocemente non è tanto il tempismo con cui colpiremo la palla, ma quello in cui saremo in grado di rilasciare uno dei bottoni dedicati ai colpi. È una differenza sottile, ma fondamentale. Infine ci sono le Lezioni sullo Stile di Gioco che mostrano i punti di forza e di debolezza di vari stili che i giocatori possono scegliere per il loro MyPLAYER personalizzato.
Come detto non è un gioco immediato anche e soprattutto perché bisogna ragionare rapidamente per prendere decisioni immediate: scegliere quale sia il colpo migliore in risposta, che direzione dare al colpo, quale forza imprimere e come posizionarsi sul campo. Il tutto in poche frazioni di secondo che, se sbagliate, non solo possono incidere sul tipo di colpo esploso dalla racchetta, ma anche sull’energia del proprio giocatore. La gestione dell'energia come si vedrà è un elemento ricorrente durante tutte le modalità di gioco. C'è un sistema di livellamento che distribuisce punti attributo per plasmare i punti di forza del tuo giocatore, che tu preferisca servire e andare di volée o se sei più un combattente robusto da fondo campo, ti troverai davanti un sistema di avanzamento che ti offre elenchi di obiettivi da spuntare per progredire da sconosciuto a leggenda e sbloccare nuovi tornei o sfide, oltre a classifiche globali dei giocatori, sia complessive che per l'anno in corso.
Una delle novità più interessanti è proprio questo sistema introdotto per evitare scambi interminabili basato sulla fatica. Caricando il movimento e rilasciando il tasto al momento giusto, si va ad intaccare la resistenza degli avversari, forzando errori e aggiungendo tensione ai momenti cruciali del gioco. E la gestione della fatica è un elemento da pianificare con attenzione tenendo conto anche dei mesi di riposo durante la stagione per evitare infortuni che potrebbero metterti fuori gioco per un po’ di tempo. Tuttavia, gli infortuni sembrano verificarsi solo nei menu tra le partite, non durante il gioco vero e proprio.
Il MyPLAYER. All’interno della modalità MyCAREER (approfondimento sulle varie modalità di gioco nel paragrafo successivo) vi è la possibilità di creare un giocatore unico, chiamato MyPLAYER e gestire così la tua carriera come tennista professionista. Attraverso il più classico degli editor puoi regolare ogni dettaglio, dai tratti fisici alle movenze caratteristiche. Da qui scegli uno stile di gioco e i punti di forza specifici fino ai grugniti da associare in base ai colpi effettuati. Oltre all’aspetto fisico vi è la personalizzazione dell'equipaggiamento: qui si assembla una borsa da tennis con i migliori marchi sportivi, come Adidas, FILA, Nike e altri permettendo di personalizzare il proprio look aggiungendo accessori utili a migliorare le abilità del MyPLAYER.
Qui ho storto un po’ il naso perché per accedere a questi oggetti cosmetici, assumere membri di supporto al team di allenamento, nuove animazioni, acquistare nuove abilità o ancor peggio saltare alcuni livelli del Pass Campo Centrale è necessario giocare per guadagnare la cosiddetta Valuta Virtuale (VC). I VC possono essere ottenuti completando partite in qualsiasi modalità di gioco, e quindi sudati effettivamente ad ogni singola partita oppure possono essere acquistati con moneta sonante. Le cosiddette microtransazioni. Tuttavia, è importante notare che questi acquisti sono opzionali e i giocatori possono ancora guadagnare VC attraverso il gameplay normale e non ci sono differenze di accesso agli oggetti. Richiederà solo più tempo per chi non ha voglia di spendere ulteriori danari.
Modalità di gioco
Modalità Esibizione: I giocatori possono partecipare a partite singole o doppie, sia offline con un compagno gestito dalla IA sia online con matchmaking casuale basato sul livello di abilità. E qui si utilizzano i giocatori licenziati.
Tour 2K: Questa modalità permette di selezionare una delle caratteristiche PRO e di sfidare altri giocatori online, con nuovi PRO e obiettivi giornalieri per guadagnare punti e scalare la classifica.
MyCAREER: I giocatori possono creare il proprio MyPLAYER personalizzato e partecipare a tornei di varie dimensioni, inclusi i quattro tornei del Grande Slam, gestendo aspetto fisico, abbigliamento e stile di gioco.
Tour Mondiale: Dopo aver sviluppato il proprio MyPLAYER in MyCAREER, i giocatori possono portarlo online per sfidare altri MyPLAYER, guadagnare punti e scalare la classifica mondiale.
2K Tour: In questa modalità, puoi giocare con il tuo giocatore professionista preferito (maschio o femmina, attuale o leggenda) e farlo salire nella classifica.
Esibizione: Questa modalità online ti permette di sfidare fino a 3 altri giocatori in partite dopo aver selezionato il tuo giocatore, la sede e le impostazioni della partita.
Grafica e Design
Visivamente, TopSpin 2K25 si presenta accuratamente, con particolare attenzione al design degli stadi e campi. Alcune animazioni dei giocatori possono sembrare un po’ fuori luogo, ma nel complesso, l’aspetto grafico del gioco contribuisce a un’immersione totale nell’esperienza tennistica.
Dettagli dei personaggi: I modelli dei giocatori sono ben realizzati, con texture dettagliate per i loro volti, abbigliamento e attrezzature. Le animazioni dei movimenti sono fluide e realistiche, specialmente durante i colpi e gli scambi di palla. Tuttavia, alcuni dettagli facciali potrebbero essere migliorati per renderli ancora più convincenti.
Stadi e ambientazioni: TopSpin 2K25 offre una varietà di stadi e tornei licenziati del circuito ATP (altri ne arriveranno con i prossimi DLC), ognuno con la sua atmosfera unica. I dettagli degli stadi, come le tribune, le superfici del campo e l'illuminazione, sono ben curati. Tuttavia, alcuni stadi potrebbero sembrare un po' statici durante le partite. Soprattutto per colpa del pubblico legnoso. Nonostante ciò le illuminazioni dinamiche durante il passare delle ore durante una partita, ti fa dimenticare del contorto e concentrare soltanto sulla partita.
Open 1000:
BNP Paribas Open a Indian Wells, USA.
Cincinnati Open a Cincinnati, USA.
Internazionali BNL d’Italia a Roma, Italia.
Miami Open a Miami, USA.
Mutua Madrid Open a Madrid, Spagna.
National Bank Open a Toronto, Canada.
Grand Slam:
Australian Open a Melbourne, Australia.
Roland Garros a Parigi, Francia.
Wimbledon a Londra, Inghilterra.
US Open a New York, USA.
Roster e Modalità: Nonostante il roster sia considerato piuttosto povero (solo 25 giocatori reali - ad esempio c’è Alcaraz ma non c’è Sinner, c’è Federer ma non Djokovic), il gioco offre una varietà di leggende del tennis con cui giocare, aggiungendo un tocco nostalgico e autentico. E a quanto pare nuovi giocatori verranno rilasciato nel corso delle future stagioni (la prima delle quali è focalizzata sul Roland Garros).
In conclusione, TopSpin 2K25 rappresenta un ritorno importante per gli appassionati di tennis anche perché di alternative competitive nel corso degli ultimi anni non ce ne sono state. Con una giocabilità coinvolgente, seppur impegnativa, una vasta gamma di modalità e stadi licenziati realistici, il gioco offre un’esperienza autentica e appagante solo con l'andare del tempo. Ho da poco superato le 10 ore di gioco e ancora non mi sono stancato di sbagliare il tempismo sui miei colpi perché continuo a ricevere ampia soddisfazione dal mio lento ma progressivo miglioramento.
Ci vediamo in campo 🎾
Ringrazio Cidiverte.it per la copia Xbox Series X del gioco per questa recensione.
Come scrivevo lo scorso agosto quando a pochi mesi dal lancio si ebbero le prime informazioni su PlayStation Portal, questo device parla senza dubbio al tipo di utilizzo che faccio io della console.
Mi piace giocare dal letto una volta che Noemi si è addormentata e negli anni ho provato diverse soluzioni. In Italia avevo provato agganciando iPad Pro alla TV per poi sfruttare le funzionalità remote dell’app PlayStation (e anche Xbox), poi una volta acquistato Steam Deck ho installato il software necessario per giocare da remoto anche da lì, abbandonando però quasi subito l’idea perché la console risultava troppo pesante da tenere in mano.
Ho tenuto d’occhio PlayStation Portal per qualche mese, ero intenzionato ad acquistarla in Italia ma risultava essere sempre out-of-stock e ho abbandonato l’idea di averla. Una volta qui in California ho pensato di guardare se ve ne fossero disponibili e complice il cambio per me favorevole mi è arrivata finalmente settimana scorsa.
Sono piacevolmente sorpreso dal form factor. È leggera da tenera in mano e il fatto che sia costruita attorno al DualSense la rende eccezionalmente ergonomica non perdendo nulla delle sue funzionalità originarie, feedback aptico incluso.
Dubitavo della risoluzione dello schermo e del fatto che potesse risultare troppo piccolo per alcuni menu di gioco (Dragon's Dogma II o Banishers) e invece svolge egregiamente il suo dovere benché sia un LCD in Full HD e non OLED. È touch e questo fa si che possa sostituire la parte centrale del DualSense con il solo tocco dello schermo.
La batteria dura mediamente tra le 7 e le 9 ore di gioco che se ci penso sono 3/4 sere a settimana, per niente male per un oggetto così piccolo e leggero.
Ci sono due domande che mi allarmano già. La prima, cosa succede se uno dei controller iniziasse a soffrire di drifting o si rompesse del tutto? Non penso si possano sostituire a meno di acquistare un Portal nuovo. La seconda riguarda il deterioramento della batteria, idem anche qui non credo sia rimpiazzabile.
Ad oggi l’ho testata soltanto sul mio network casalingo, ho un impianto Orbi che sono riuscito a portarmi dall’Italia attaccato a 1Gbps in down e 50Mbps in up, il che mi ha consentito senza problemi di giocare online ad esempio su eFootball 2024. Mi resta ancora da testarlo fuori la rete domestica durante uno dei prossimi viaggi nella speranza di trovare una connessione decente e che quella casalinga regga in fase di upload.
Ho acquistato un unico accessorio che è questa custodia per riparlo una volta terminato. Per il resto non posso che consigliarvelo, ad oggi senza dubbio il miglior accessorio PlayStation mai avuto.
Sarebbe da 5 stelle se sono consentisse di giocare anche al catalogo dei giochi in streaming, ma immagino quali possano essere le ragioni. Qualcuno di voi l'ha acquistato/provato?
Ho sentito parlare per la prima volta di Balatro da Matteo Bordone nell’ultima puntata di Joypad. Essendo un gioco di carte ed essendoci una versione per Nintendo Switch mi sono subito fiondato sullo store e acquistato dopo poco.
Quando lo approcci per la prima sei portato a pensare che assomigli molto al poker anche se in fondo non lo è del tutto. Si inizia ogni partita con un mazzo da 52 carte, da cui pescherai e scarterai mentre assembli coppie, scale e colori etc., proprio come nel poker.
Ma quando inizierai a giocare, ti renderai conto che i semi e i colori delle carte sono solo la facciata che nasconde il vero scopo di Balatro: far salire il tuo punteggio il più in alto possibile.
Creato da uno sviluppatore canadese "LocalThunk", Balatro è sicuramente uno dei maggiori successi indipendenti di quest'anno al costo di solo 15 dollari (lo trovate su Switch, Steam, PlayStation, Xbox e a breve su iOS e iPadOS) ha venduto più di 500.000 copie in sole due settimane.
Il segreto del successo di Balatro è che, nonostante le meccaniche familiari, ha ben poco a che fare, come dicevo, con il poker. L’obiettivo qui non è fare grandi scommesse, bluffare o superare in astuzia gli avversari; si tratta piuttosto di prendere le decisioni migliori per ottimizzare le possibilità di successo nel corso di ogni partita.
Le basi
Ogni mano che giochi ti garantirà un certo numero di fiches, determinato da due numeri: la base e il moltiplicatore. Più forte è la mano, più alti saranno quei numeri: una coppia inizierà da 10 x 2, mentre un full ti darà 40 x 4. L’obiettivo in ogni round è superare un certo numero target che diventa più alto ad ogni round successivo (300, 450, 600...).
La cosa si fa addictive quando capisci che puoi manipolare tutte le variabili. Tra un round e l'altro verrai portato nello shop del gioco dove potrai acquistare Jolly, carte che cambiano la natura delle giocate successive. Un Joker potrebbe avere un'abilità semplice, come aggiungere +12 al tuo moltiplicatore ogni volta che giochi una doppia coppia. Un altro potrebbe cambiare completamente la natura del gioco, permettendoti, ad esempio, di fare scala utilizzando soltanto certi numeri o triplicando il moltiplicatore se giochi un tris.
Puoi anche acquisire le carte chiamate Planet che aumentano di livello ad ogni mano, le carte Tarocchi che ti permettono di migliorare o trasformare le tue carte e aggiungono altri metodi per manipolare il tuo mazzo. I jolly e gli altri potenziamenti vengono generati casualmente ogni volta che visiti il negozio, quindi dovrai adattare le tue strategie al volo in base a ciò che è disponibile nello shop.
Con alcune estrazioni fortunate e decisioni intelligenti, vedrai i numeri crescere esponenzialmente ad ogni turno, almeno finché non ti imbatti in un boss che ti distrugge disabilitando la tua capacità di giocare la stessa mano due volte.
Ad ogni mano cerchi costantemente di decidere come procedere. Ed è questo che lo rende così fottutamente intrigante. Dovresti scartare quel Joker che genera denaro in favore di uno che aumenterà il tuo moltiplicatore? Dovresti scommettere su una potente carta Spettrale che ti darà uno slot Joker extra ma ridurrà la capacità di carte delle tue mani?
Ecco, capito la dipendenza che può generare? E all'improvviso sono le 2:00 del mattino e ti rendi conto che devi svegliarti tra cinque ore.
Compralo se ti piacciono i giochi di carte
Balatro è brillante non solo nel fornire un ritmo di scelte interessanti, ma anche nel darti accesso a una serie di potenti combinazioni che ti fanno sentire come se stessi rompendo il gioco piegandolo alle tue volontà. Ed è forse un bene che abbia poco a che fare con il poker perché è semplicemente molto più divertente e soprattutto non si perdono soldi veri.
Se ti piacciono i giochi di carte, ovviamente soprattutto il poker, non fartelo scappare!
Questi ultimi giorni sono stati un po’ intensi. Il 6 è stato il mio ultimo giorno in Red Bull Italia in attesa di iniziare l’8 gennaio a Santa Monica. Nel frattempo ho cercato di circondarmi di persone a cui voglio bene, ma soprattutto sono arrivati i nostri visti sani e salvi. Mi sono tolto un po’ di ansia devo dire.
Come ho scritto al mio team, non riesco ancora a decifrare bene come mi sto sentendo, vivo un po’ alla giornata e forse non ho ancora realizzato cosa sta per succedere. Forse inizierò a capirci qualcosa da martedì prossimo quando avremo qui una squadra di traslocatori per portarci via tutto…
Nel frattempo qualche cosa è successa tra le cose che mi piacciono.
🎮 Ieri ho passato la nottata con gli amici di RoundTwo a vedere le premiazioni dei The Game Awards. Qui la mia top 5 delle cose annunciate e che non vedo l’ora di giocare:
✏️ È sempre bello vedere nuove wave di blogger, alcuni nuovi, altri sono dei ritorni. Manuel, che da quando l’ho conosciuto porta avanti con insistenza (condivido!) la doverosa necessità di avere un proprio sito internet, specifica in questo suo post di come il proprio spazio personale online possa essere il riflesso di una o più versioni di noi stessi.
A personal site is—or at least it should be—a reflection of whoever you want to be. It could be the complete you, one of the many versions of you, or even an aspirational you. Just be comfortable in your digital home. It’s all that matters.
Sono abbastanza d’accordo. Il tema dell’anonimato online mi affascina ancora adesso e centra molto con quale versione di noi vogliamo si veda all’esterno. La nostra maschera da donare al mondo.
La scelta della piattaforma può influire molto o poco, dipende da quanto si vogliono seguire le regole imposte dalla moda e da un algoritmo. È indubbio che se si sceglie un luogo avulso da tutte queste logiche, tendenzialmente si dovrebbe essere più autentici.
Ma qualsiasi sia la versione di te stesso online, andrà bene comunque fintanto che ti fa sentire bene e non danneggia gli altri.
Saranno altri due giorni intensi. Oggi intanto è abbastanza volato. Ho girato qualche stand e generalmente la sensazione è stata che il gaming lo stanno portando brand non endemici e che di endemico c’è rimasto solo Nintendo, Plaion e pochissimi altri. Per il resto stand di vendita gadget, team esport e aree creator (nel 2019 c’erano già i primi sentori eh).
La dice lunga sulla trasformazione profonda delle fiere. Ricordo quanto fosse attesa Milan Games Week per provare anteprime a porte chiuse, code chilometriche per gli stand PlayStation e Microsoft. La mia è nostalgia. Fotografo i tempi che cambiano e provo ad adattarmi ad essi. Anche se di gaming puro è rimasto ben poco.
Almeno ho beccato un Risiko su scala “umana”…
E mi sono ricordato che con i Lego si può fare davvero di tutto.
Per chi ha seguito l’ascesa e la caduta di Google Stadia probabilmente l’arrivo di Amazon Luna in Italia provocherà un senso di distacco e menefreghismo altissimo. Da impallinato di qualsiasi novità, soprattutto riguardante il mondo del cloud gaming, potevo farmi sfuggire questa opportunità di test con un controller dedicato annesso?
Cos’è Amazon Luna?
È il servizio di cloud gaming di Amazon che consente di giocare da qualsiasi dispositivo dotato di uno schermo, Internet e una connessione bluetooth.
Che giochi ci sono e quanto costa?
Il catalogo di Amazon Luna è dedicato a chi non possiede alcuna console e risponde alle esigenze di un pubblico prettamente casual nonostante vi siano molti titoli AAA e AA a disposizione (c’è Fortnite, ad esempio).
Si può estendere la propria libreria sottoscrivendo un abbonamento Luna+ (9.99 eur/mese) dove con il passare delle settimane verranno aggiunti nuovi titoli in libreria (ad esempio questa è arrivato Yakuza 4 Remastered) in base agli accordi sottoscritti da Amazon con i vari publisher, o Ubisoft+(17.99 eur/mese. C’è il nuovo Assassin’s Creed Mirage). Oppure si possono acquistare direttamente giochi Ubisoft nella pagina store (qui si trova ad esempio Far Cry 6).
Come va?
Discretamente bene. L’ho testato, sottoscrivendo i 7 giorni di prova di Luna+, su iPhone 15 Pro Max, su un iPad Air e sul mio Mac Mini 2021. Ho testato Assassin’s Creed Valhalla ripescando i miei salvataggi di un anno fa (che manna dal cielo il cross-save!), Devil May Cry 5 e Team Sonic Racing. Ho avvertiti solo qualche incespico di lag su AC Valhalla sul Mac Mini. Per il resto mi è parso solido e fluido. Girano a 1080p o 720p in base alla risoluzione che decidete di impostare, ma non aspettatevi la qualità di un PC o console di ultima generazione.
Com’è il pad?
Considero il pad di Google Stadia come metro di paragone. Quello di Amazon Luna è decisamente ben fatto, solido e poco plasticoso. Ha una corsa molto breve dei grilletti, ma mi è parso da subito compatto e resistente. Mi ha ricordato tanto il Pro Controller di Nintendo Switch. Il pad funziona con Luna collegandolo ad Internet, proprio come accadeva con i pad Stadia, attraverso un’app mobile dedicata. Tuttavia, rispetto a quello Google, il modulo bluetooth è sbloccato consentendo così di utilizzarlo anche come pad su computer e Xbox xCloud. Non funziona ovviamente con PlayStation 5 o il suo servizio di stream mirroring su Mac/iOS.
Se devo trovargli un difetto è che, nonostante la porta USB-C, per funzionare il pad necessita di batterie al litio e non è provvisto di una batteria ricaricabile. Collegarlo con un cavo serve soltanto per giocarci su un computer nel caso il bluetooth facesse cilecca.
In questo momento è in offerta su Amazon a 39.99 eur invece di 69.99. Ed è possibile restituirlo fino a fine gennaio 2024.
Ne vale la pena?
Sono sincero. Dipende. Se sei già un gamer, hai un PC da gioco, una o più console, la risposta è sicuramente no. Se non possiedi nulla di tutto ciò, hai poco tempo per giocare, ma una buona connessione Internet e spesso utilizzi device diversi, allora sì. Ci sono alcune chicche datate che puoi giocare (4 capitoli della serie Yakuza o Batman Arkham Knight) o titoli indie che richiedono poco sforzo e poco impegno.
C’è un grosso elefante nella stanza. Quante persone sono ad oggi attirate da un servizio del genere? Quante hanno una connessione fibra in casa? E se Google Stadia con un catalogo più ricco non è riuscito a fare breccia tra i giocatori di tutto il mondo non so come potrà riuscirci Amazon Luna. Mi auguro solo possa essere un buon banco prova delle tecnologie gaming in cloud, ma finché non avrà dalla sua esclusive, un catalogo paffuto, non trovo nessuno stimolo per apprezzare la piattaforma.
🎧 Dalla lunga lista di partecipanti alle app default del 2023 (alla quale ho partecipato anche io) ho notato quanto i blogger americani siano intrappolati nel walled garden di Apple in ogni sua accezione possibile.
Il 90% utilizza Mail app, Apple Music e iCloud Drive come app predefinite. Ho scoperto poi che il mercato iPhone lì supera abbondantemente il 50% con picchi del 90% sulle fasce più giovani. Mi domando a questo punto quanta quota di mercato abbia lì Spotify.
🎮 ⚽️ Acquisto Fifa, ehrrr EA Sports FC, dalla sua primissima edizione. Con quella di quest’anno se non erro sono 31 anni consecutivi. Forse troppi, ma il calcio è la mia passione e aver assistito alla sua evoluzione video ludica mi ha sempre dato una certa soddisfazione. Si sa, il gioco di EA è sempre stato pieno di bug, tacciato di essere un flipper, di giocatori posti su binari e chi più ne ha più ne metta, ma grazie alle licenze complete e alla modalità Ultime Team è diventato il gioco sportivo più venduto al mondo da un tot di anni a questa parte eclissando PES. Aggiungiamoci il fatto che Konami nel 2021 ha deciso di suicidarsi digitalmente sul fronte calcistico, ecco la strada completamente spianata per Fifa. Questo ha significato una sola cosa, soprattutto quest’anno, un gioco mediocre. E non sono il solo a dirlo, anche i creator Zano e MikeShowSha a due mesi dal lancio sono già stufi. Idem anche io. Zero novità se non per l’introduzione interessante delle giocatrici. Nessuna innovazione di gameplay, Ultimate Team è una macchina mangia soldi e anche se giochi tantissimo non ti premia adeguatamente.
La stanchezza però non equivale all’assenza di voglia di giocare a un gioco di calcio. Perciò ho deciso di dare una chance a eFootball 24 e devo dire non mi sta dispiacendo affatto. Il gioco è profondamente diverso da EA FC. Le animazioni dei giocatori mi sembrano meglio realizzate e il ritmo meno frenetico. È un free to play, non ha al suo interno una vera e propria modalità carriera, ma fa perno su una molto simile ad Ultimate Team, dove con 10 euro si ha già una squadra di fenomeni da utilizzare sia online che offline. Ovvio, se si ha voglia di pagare, se invece si vuole giocare, si possono ottenere con un filo più di tempo.
🧠 Ho giocato con piacere a un po’ di partite online, avendo però una memoria muscolare lunga decenni su Fifa e non riuscendo ad avere pieno controllo su quello che vorrei fare. Penso ci voglia tempo, ma vorrei continuare a giocarci e capire se possa essere il mio futuro gioco di calcio. Da un paio di settimane a questa parte non sto toccando EA FC e voglio soltanto migliorarmi a eFootball.
Come sta andando per voi?
🌙 Luna, il servizio di gaming in streaming simile a Stadia di Amazon, è arrivato in Italia. Ho acquistato il controller ufficiale (in sconto di 30€) e mi sono dato qualche giorno per testarlo. Ne scriverò a breve.
Barili Esplosivi, la newsletter di Alessandro Zampini di cui vi ho parlato qui, entra a far parte in modo continuativo di Final Round. Sono contento sia per Alessandro che per Marco e Francesco. Le persone capaci devono sempre trovare un modo di collaborare.
Tra qualche giorno arriva PlayStation Portal. In questi ultimi mesi ho fatto tante trasferte per lavoro e come scrivevo su X giocare in remoto il catalogo giochi presente sulle console a casa è diventata consuetudine se nell’hotel o l’Airbnb in cui mi trovo è dotato di una buona connessione. D’impulso avevo fatto il pre-order il giorno dell’annuncio a cui però ho rinunciato qualche settimana fa. E oggi, con l’arrivo delle prime recensioni, penso di aver fatto bene.
Ho già un iPad Air e un controller Dual Sense che assolvono egregiamente il lavoro e non credo Portal aggiunga molto di più al set-up attuale.
P.s. Portal funziona anche fuori casa con un Wi-Fi sufficientemente performante (grazie Napo della segnalazione).
Anche io come Matt ho fatto un passaggio drastico, dopo poche settimane di utilizzo, da iPhone 15 Pro a iPhone 15 Pro Max. Il primo esperienza pessima di batteria, sperimentato durante un paio di trasferte in cui mi ritrovavo a dover ricaricare il telefono almeno una volta durante il giorno oltre lasciarlo in carica tutta notte. Con il secondo, dopo quasi due settimane forse l’avrò ricaricato 3 volte. Mi sto abituando alle dimensioni non proprio tascabili, ma con due sim e utilizzo intenso, forse è il giusto compromesso che mi serve.